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"𝓟𝓮𝓻 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓷𝓮𝓵 𝓽𝓾𝓸 𝓬𝓾𝓸𝓻𝓮" 𝓭𝓲 𝓑. 𝓒𝓮𝓵𝓮𝓼𝓽𝓮

Amici delle Gatte la nostra Pilou oggi ci parla della sua ultima lettura, "Per sempre nel tuo cuore" di B. Celeste, pubblicato da Newton compton. Andiamo a vedere cosa ne pensa..

SCHEDA LIBRO:

Titolo: Per sempre nel tuo cuore

Autore: B. Celeste

Editore: Newton Compton

Genere: Romance contemporaneo

Formato: ebook - cartaceo

Prezzo: 0,99€ - 9,40€

Data di pubblicazione: 05 settembre 2023

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TRAMA:


Underneath the Sycamore Tree

Il libro più emozionante dell’anno


Emery Matterson non è un’adolescente come tutte le altre. Da quando ha perso la sorella gemella per colpa di una malattia, è come se il suo cuore fosse spezzato a metà.


Lo stesso dolore ha devastato l’animo dei suoi genitori e distrutto la famiglia.


Il padre se n’è andato, e per dieci anni Emery si è tenuta lontana da lui, fino a quando non ha scoperto di avere la stessa malattia di sua sorella.


Nel tentativo di proteggere la madre, sceglie di trasferirsi nella casa della nuova famiglia di suo padre. Emery è decisa a rimanere chiusa in sé stessa, sola con i suoi amati libri. Ma non ha fatto i conti con Kaiden Monroe.


Per la prima volta, stando vicina a quel ragazzo, riesce a sentirsi normale. Continuamente punzecchiata, messa alla prova, desiderata, protetta... amata.

Insomma, viva. Emery ha imparato che tutte le cose belle finiscono. Ma gli occhi profondi di Kaiden potrebbero convincerla che è arrivato il momento di dare ancora un’occasione alla vita e lasciarsi sorprendere.

Buongiorno a…mici, eccomi oggi a parlarvi di Per sempre nel tuo cuore di Barbara Celeste. Non so da dove cominciare per condividere con voi le emozioni forti che mi ha lasciato questo libro intenso, profondo e realistico al punto da fare male. Non è un romanzo per tutti.

Ti toglie la pelle strato per strato nonostante si lasci divorare. Almeno questo è ciò che ho fatto io leggendo di Emery e Kaiden.

Come detto anche dalla giovane protagonista diciannovenne, amante dei libri, le persone amano leggere storie leggere, che non siano poi troppo reali. Perché la gente scappa di fronte alla verità. Questo, invece, è un romanzo senza ninnoli, che parla di una ragazza colpita dal lupus, una malattia che dieci anni prima le ha tolto la sorella gemella Logan. Mi sono ritrovata tra le persone che si limitano a guardare da fuori chi sta male, giudicando in base all’aspetto esteriore (se hai un buon colorito, se mangi oppure no, e cose semplicistiche simili), senza andare a fondo e a studiare per comprendere anche solo un minimo di ciò che vive una persona affetta da una qualsiasi malattia autoimmune.

Kaiden, però, non lo fa. Lui, figlio della seconda moglie del padre di Emery, la osserva, capisce che ha qualcosa di diverso, anche se non riesce ad afferrare. Ma, quando scopre la verità, si informa perché comprende nel profondo che quella ragazza di un anno più grande è fragile come un cristallo finissimo.

L’autrice ha caratterizzato in maniera perfetta i protagonisti e ho potuto respirare il desiderio di Emery di essere una ragazza normale, il suo combattere per non farsi vincere dal dolore e dal suo corpo che è costretta a riconoscere anche nel minimo elemento, tanto da intuire se c’è anche un sottile cambiamento nella sua salute. E ho amato Kaiden, con il suo dolore personale, il suo essere duro con tutti perché non sa come affrontare ciò che vive nel profondo, e il suo stare accanto a Emery, al suo proteggerla da tutto e tutti, fino a scoprire un nuovo se stesso.

Amici, si definiscono, ma ciò che li lega, ciò che accade tra di loro va oltre. Un oltre che ogni lettore può valutare da sé. Forse, almeno questo è quello che ho pensato io, è troppo complicato per questi due ragazzi darsi una definizione diversa perché… il domani non appartiene loro. Il lupus non è sempre mortale, ma Logan è già morta per quella malattia: Emery non ama andare troppo avanti con i propri progetti, deve combattere ogni giorno e sperare.

Ma la Celeste ha mostrato quanto sia importante l’unione della famiglia e la famiglia stessa come presenza. Emery ha sempre vissuto con la madre e la nonna, almeno negli ultimi dieci anni, ossia da quando il padre se ne è andato, dimenticandosi anche delle due figlie. C’è molto altro dietro a quella scelta… ma intanto, per aiutare la madre a non soffrire, lei decide di trasferirsi dal padre. Cam, la nuova moglie, è una persona speciale, l’amore che si respira in quella casa è tangibile. Sebbene nessuno sia perfetto, e nessuna famiglia lo sia, è proprio a casa del suo papà che Emery comincia a scoprire ciò che le è sempre mancato. Un rapporto logorato da anni di distanza si può rinsaldare? Me lo sono chiesto, leggendo, e l’autrice me ne ha dato la prova attraverso le pagine che si snodano veloci e lente al contempo. Veloci per i dialoghi, per ciò che vive Emery nella quotidianità, lente per quanto riguarda lo sviluppo del suo cambiamento interiore, dei suoi rapporti con le persone che le sono accanto e non solo.

Una cosa mi ha colpito di questo romanzo: di fronte alla malattia di una persona cara non c’è un modo per reagire. Ognuno vive il dolore nel suo intimo, a tratti anche in maniera dura e come non si vorrebbe. Emery lo comprende. Kaiden, che ha vissuto un’esperienza simile, lo capisce. Il calore che sprigionano le pagine in cui si raggiunge l’apice è quasi lancinante.

Si deve vivere, non esistere. Questo è quello che Kaiden fa comprendere a Emery e lei si abbandona con fiducia a quel ragazzo nonostante sappia che forse non arriverà al diploma. E magari neanche al giorno dopo. E lei vive, ammira, fa ciò che aveva sempre pensato di non poter sperimentare.

Mentre scrivo questa recensione ho ancora nel corpo le intense emozioni che mi ha lasciato questo romanzo e di solito quando un libro mi colpisce così tanto lo acquisto in cartaceo per tenerlo in libreria. Ma forse faccio ahimè parte di quelli che scappano, che non riescono neppure a sfiorare la costa di un libro così forte e carico, duro e romantico al tempo stesso, perché la verità, quella cruda, ci scuote troppo.

E un’altra verità è spiegata dall’autrice stessa tra le note, e qui si comprende il motivo per cui ha voluto scrivere un romanzo simile. Chapeau.

Personalmente la ringrazio, perché io per prima ho avuto vicino una persona affetta da una malattia autoimmune e non ho mai capito a fondo quello che viveva, che provava, la sua battaglia quotidiana contro il suo stesso corpo. Un esame di coscienza che sto facendo troppo tardi, ma che mi consentirà, spero, di non commettere lo stesso errore.

Non mi dilungo, ma se cercate un romanzo che vi entri nell’anima e cambi il modo di vedere la meravigliosa vita che ci è donata, un romanzo che parli di famiglia, di unione, e che sia anche di un romanticismo intenso come pochi, abbandonatevi tra le braccia di Emery e Kaiden e non ve ne pentirete.

Questa è la canzone che la nostra Birba vi consiglia di ascoltare durante la lettura: Ovunque sarai di Irama

Le Gatte ringraziano la Newton Compton editori per la copia digitale e il materiale del libro ricevuto in omaggio



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