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"𝓘𝓵 𝓹𝓻𝓲𝓷𝓬𝓲𝓹𝓮 𝓮 𝓵'𝓪𝓷𝓰𝓮𝓵𝓸" 𝓭𝓲 𝓔𝓶𝓲𝓵𝔂 𝓟𝓲𝓰𝓸𝔃𝔃𝓲

Amici delle Gatte buongiorno!

La nostra Pilou oggi ci parla della sua ultima lettura, "Il principe e l'angelo" di Emily Pigozzi, in uscita oggi in seconda edizione. Andiamo a vedere cosa ne pensa...

SCHEDA LIBRO:


Titolo: Il principe e l'angelo

Autore: Emily Pigozzi

Editore: Self publishing

Genere: Romance contemporaneo

Formato: ebook - cartaceo (disponibile in abbonamento KU)

Prezzo: 0.99€ - 12,00€

Data di pubblicazione: 01 marzo 2022 (seconda edizione)


SINOSSI:


La mia nuova droga sei tu.

La più dolce, la più letale.


Mi chiamo Pietro De Castelli e sono il principe della finanza italiana.


Le donne mi trovano sexy e a me piace godere di un corpo caldo, sballarmi alle feste e correre con la mia auto sportiva. Bello e dannato, dicono.


La mia vita dissoluta mi ha portato a fondo e c’è solo qualcosa che mi mantiene a galla.


Non so cosa sia, forse un angelo.


Sono Serena Vanini, ma mi chiamano l’angelo.

Fin da piccola curavo lucertole e gatti e dopo la laurea in scienze infermieristiche ho trovato lavoro nel reparto di terapia intensiva di un grande ospedale.


Ho i piedi ben piantati a terra, nelle mie comode scarpe da ginnastica. Vivo da sempre in un quartiere popolare, non ho un ragazzo dai tempi del liceo e trascorro il tempo libero a preparare dolci e guardare le mie serie TV preferite, rigorosamente medical.


Dopo un terribile incidente d’auto un ragazzo di nome Pietro viene ricoverato in coma nel mio reparto. Lui è bellissimo, ma c’è di più.


È così che inizio a raccontargli di me.

Non so perché lo faccio, ma parlo a tutti i miei pazienti con la speranza che si risveglino.

Quando Pietro apre gli occhi io sono la prima cosa che vede e questo cambierà tutto.


*

Lei non vuole essere Cenerentola.

Lui non è il principe azzurro.


Ma la passione e le regole dell’attrazione rimescolano le carte del gioco.

Chi dei due sarà disposto a rischiare il proprio cuore, nonostante le differenze?

Buongiorno a…mici, eccomi a parlarvi del romanzo "Il principe e l’angelo" di Emily Pigozzi, nella sua seconda edizione, questa volta in self publishing. Come precisato dall’autrice stessa, una volta scaduto il contratto con la casa editrice ha ripreso in mano la storia, l’ha ampliata in un restyling accurato che ha donato maggior spazio al punto di vista del protagonista maschile. Personalmente, avendo letto questa versione, non posso che elogiare la Pigozzi per il risultato ottenuto. Ma chi sono i personaggi di questa favola moderna?

Pietro De Castelli è quello che potremmo chiamare “figlio di papà”, nato in una ricchissima famiglia a capo di diverse società, il classico tipo cui non manca nulla e che cerca di svagarsi tra tutto ciò che i soldi possono regalare: festini, sesso, auto sportive, droga e tanto altro in un cerchio vorticoso come se fosse un loop.

Serena Vanini, invece, è una ragazza che ha sempre sudato tutto ciò che ha ottenuto, a partire dalla laurea in scienze infermieristiche ottenuta grazie alla propria caparbietà e ai tanti sforzi economici della madre che l’ha cresciuta da sola. Per lei nessun abito elegante e di lusso, ma abbigliamento da grandi magazzini, nessuna lucente scarpa con tacco vertiginoso, ma semplici Converse anche un po’ usurate.

Ricchezza e semplicità cosa possono avere in comune? Nulla e proprio per questo ho scritto sopra “favola moderna”. Ebbene sì, ho letto alcuni romanzi che si presentavano a questo modo, eppure non ho ancora trovato nulla che sia simile a questa storia, che mi ha fatto davvero sognare.

Ma non credete di trovare tutte rose e fiori!

Non voglio dilungarmi a parlare di ciò che accade tra Pietro e Serena nel dettaglio, perché secondo me la vera essenza del romanzo sta nel messaggio che vi ho scorto. Pietro si è ritrovato a baciare quasi la morte, e con un’esperienza così forte è normale che guardi con orrore a quello che ha compiuto in precedenza. Da qui rivoluziona la propria vita. Certo, agli occhi della gente che lo conosce tutto appare troppo strano ed è un classico pensare che sarà solo un periodo passeggero.

Da lettrice ho riflettuto sui tanti Pietro De Castelli di cui sono pieni i giornali di gossip. La loro vita forse è troppo perfetta, come quella di Pietro, ma come per il protagonista di questo romanzo, non è scontato che lo sia davvero. Mi si è stretto il cuore nel leggere quanta falsità ci fosse nella sua vita familiare. Tutto deve essere una perfetta facciata per chi frequenta il jet-set, ma anche per la stampa, per chi vive come affamato squalo in cerca dell’ultima news. E in un mondo così “perfetto” Pietro è diventato la crepa.

Ho amato questo personaggio per la forza che ha cercato in se stesso, nell’urgente necessità di dimostrare che era molto di più di quello che la gente, con i suoi atteggiamenti, era abituata a vedere. Pietro si rialza, lotta, vuole agguantare quella stima che gli è sempre mancata da parte della famiglia.

Serena combatte ogni giorno per il suo lavoro per nulla facile, ma soprattutto si ritrova dilaniata tra l’attrazione che prova per questo giovane così affascinante e ricco e la realtà che la circonda. Possibile che Pietro, amato e amante, con tante donne al seguito, abbia messo gli occhi su di lei se non per un gioco?

La relazione che sfocia, nonostante tutto, tra loro dà adito a tanti chiacchiericci, e il mondo del ragazzo, carico di invidia e cattiveria gratuita, fosse anche solo per noia, non aiuta Serena nei suoi mille dubbi. Da subito si capisce che insieme stanno benissimo, ma il problema è la realtà in cui vivono, estremamente differente. Eppure Pietro, nell’immensa solitudine che ha vissuto per tanti anni, sta bene solo con lei.


“Non sono il denaro o la bellezza a portarti il calore di chi dovrebbe amarti”.


Questa è una verità che purtroppo il protagonista ha vissuto sulla propria pelle: l’inesistenza dei suoi genitori, il rapporto glaciale con la sorella, gli amici che lo hanno abbandonato nel momento del bisogno. Solo Serena, con la sua voce, con la sua forza interiore lo ha riportato in vita in tutti i sensi, e non può fare a meno del suo angelo. La stampa, però, è sempre pronta a rubare attimi privati, e in caso di feste eleganti Serena sembra essere sotto gli occhi di tutti pronti a giudicarla come la “pezzente”, anche se vestisse l’abito più costoso.

Una ragazza cresciuta nella semplicità è normale che si senta soffocare. La paura di non essere all’altezza è enorme, ma quello che mi è dispiaciuto di più è stato quel suo dubitare sulla buona fede di Pietro, tanto da credere che, in un periodo di allontanamento, lui sia tornato in tutto e per tutto alla vecchia vita, complice le foto dei giornali. Quei maledetti!

Ho sofferto con Pietro, che si è spaccato la schiena, si è strappato la pelle per far capire che è cambiato rischiando di restare “marchiato” dagli errori commessi. Quanto è complicato rinascere? Quanto è faticoso agguantare la stima e il rispetto di chi ti ha guardato sempre come una fastidiosa inutile sanguisuga?

Ho anche fatto il tifo per Serena, nella speranza che se ne fregasse di quello che diceva la gente, che si aggrappasse con forza a quel sentimento così dolce e forte che era cresciuto giorno dopo giorno e al quale era certa di poter rinunciare. Una Serena determinata sul lavoro, una che lotta, ma che pareva essere troppo debole davanti a certe prove. Lei, però, non si è mai sentita una Cenerentola e ho davvero esultato quando ha lasciato a bocca aperta chi di dovere – ma anche qui non vi dico qual è la persona che ho detestato.


“L’amore ci fa trovare mille punti in comune e la voglia irrefrenabile di scoprirne tanti altri.”


Pietro ha combattuto per avere ciò che desiderava, una lotta divisa tra il lavoro e la stima desiderata ardentemente per anni, e l’amore. Serena è uscita dal suo bozzolo fatto di sicurezze per lanciarsi in un qualcosa di conosciuto solo in parte e che la costringerà a fare i conti con molti aspetti lontani da lei. Entrambi hanno mostrato un bel carattere e la Pigozzi è riuscita a tratteggiarli davvero con cura. Un elogio all’autrice per un personaggio secondario: ho amato pazzamente Lucrezia, la sorella di Pietro, ma non vi rivelo il motivo perché è una figura tutta da scoprire.

In una storia che vuole essere una favola moderna si può solo sognare e io l’ho fatto, ma Il principe e l’angelo fa anche molto riflettere e personalmente mi ha fatto mettere nei panni di chi crede ai giornali soprattutto quando si affossano le persone per degli sbagli. Nessuno vive tra le quattro pareti assieme al vip di turno, nessuno sa come stanno le cose, quello che passano quotidianamente senza un attimo di privacy. La loro vita è davvero dura, cadere in certi circoli viziosi per non soffocare è il rischio maggiore.

Però, poi… non è detto che un Principe non possa innamorarsi di una Cenerentola e che la storia non duri per sempre.

Un romanzo davvero consigliato anche a chi ama "il piccante" grazie a scene erotiche mai volgari.

Le Gatte ringraziano Emily Pigozzi per la copia digitale e il materiale del libro ricevuto in omaggio.



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