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𝓡𝓮𝓬𝓮𝓷𝓼𝓲𝓸𝓷𝓮: "𝓘𝓵 𝓽𝓪𝓽𝓾𝓪𝓽𝓸𝓻𝓮 𝓶𝓪𝓽𝓽𝓸" 𝓭𝓲 𝓙.𝓜. 𝓓𝓪𝓻𝓱𝓸𝔀𝓮𝓻

Amici delle Gatte la nostra Pilou oggi ci parla del libro "Il tatuatore matto" di J.M. Darhower, un Romance Contemporaneo edito da Hope edizioni pubblicato il 2 ottobre. Curiosi di conoscere l suo pensiero..? Andiamo a leggere..

SCHEDA LIBRO:


Titolo: Il tatuatore matto

Autore: J.M. Darhower

Editore: Hope edizioni

Genere: Romance Contemporaneo

Formato: ebook

Prezzo: 4,99€

Data di pubblicazione: 04 ottobre 2024

Link di acquisto ebook affiliazione Amazon: https://amzn.to/3YGwILh



TRAMA:


Reece Hatfield vive seguendo un’unica regola: non innamorarsi.


Nella sua vita non c’è spazio per un’altra persona né per una storia romantica, dato che è a malapena in grado di gestire la situazione così com’è.


Reece è solo l’ombra dell’uomo che era un tempo e passa le sue giornate a tatuare, anche se l’artista che è in lui vorrebbe avere la possibilità di fare qualcosa di molto diverso.


Avery Moore vive per una cosa soltanto: la danza.


La danza classica è tutto ciò che ha sempre conosciuto ed è tutto ciò per cui ha lavorato senza sosta.


Il corpo di Avery è la sua arte, una tela vivente che affascina Reece sin dal loro primo incontro e… lui desidera lasciare il suo segno su quel corpo, in più di un modo.

Entrambi vivono in mondi diversi, eppure si adattano l’uno all’altra.


Ma basta un attimo affinché tutto si trasformi in caos e Reece non vuole più rischiare, non quando in gioco c’è molto più del suo cuore.

Eccomi a…mici, oggi a parlarvi della mia ultima lettura e parto subito col dirvi che la Hope Edizioni ha fatto un altro bel colpo.


Da quanto si evince dal titolo, il protagonista maschile si occupa di tatuaggi, ma Reece, o meglio Rhys, Hartfield è molto di più.

Il romanzo è scritto in prima persona, al presente e in un unico punto di vista, quello di Reece, cosa che ho trovato davvero originale.


E il motivo è molto semplice: ha tante cose da dire, alla sua maniera, per giunta.

Sì, perché Reece ha una vita complicata, una storia complicata, lui stesso è complicato. E non è un caso che abbia cambiato lo spelling del suo vero nome da Rhys a Reece: è un giovane di ventotto anni che sta fuggendo, pur restando, da quello che è sempre stato.


Lo so, è uno strano giro di parole, ma è pur vero che, quando in gioventù si commettono degli errori, le cicatrici restano; se tutti ti hanno guardato male, quel giudizio resta indelebile sulla pelle al pari di un tatuaggio, e se anche da una parte vorresti scappare, la vita ti costringe a fare dei dolorosi conti con te stesso.

I disegni sulla pelle possono cancellare le ferite? Forse. Alcuni sono un monito. Sulle dita delle mani Reece ha due scritte: rise e fall.


Era salito in alto, lui, fiero di quello che era riuscito a fare, sicuro di quello che sarebbe potuto diventare, ma è caduto. Caduto nel baratro. E quando si cade non si può far altro che risalire.


La sua vita, oggi, è rischiarata solo dalla sua piccola Lexie, una bimba vivace di cinque anni, che sicuramente cattura il lettore. Io l’ho adorata e ho sentito proprio sottopelle tutto l’amore che il protagonista ha per lei, l’unica donna della sua vita.

Quelle che si porta a letto sono soltanto per una notte, prima di uscire dalle loro vite, prima di calarsi il cappuccio della felpa sulla testa e sparire tra i palazzi di Manhattan.

Poi, però, arriva Avery: venti anni, la danza nel sangue, l’unica che lo colpisce per davvero. Un mondo diverso dal suo, che a poco a poco si intrufola nella sua vita, infilandosi nel suo, di sangue. Un sangue che un tempo fluiva per l’arte.


Anche la danza è arte, e per questo Avery riesce ad andare oltre le apparenze, a vedere il vero Reece, o almeno quello spiraglio che a volte lascia trapelare del suo vecchio essere.


Il peso di ciò che ha commesso, il protagonista, lo sta pagando ancora, sebbene sia alta la sua voglia di rivalsa, non tanto per sé quanto per sua figlia. E a poco a poco anche per quella ragazza che lo conquista giorno dopo giorno.


Il lettore non può non innamorarsi di un personaggio simile, defraudato del proprio essere, condannato, giudicato, ridotto a niente eppure con tanta voglia di fare, e di amare. Non ha nulla, Reece, se non quel poco che riesce a guadagnare con il suo onesto lavoro di tatuatore. Ma sa amare, con sincerità, con tutto se stesso. Anche se è difficile ammetterlo se la donna che ama fa parte di un altro universo.


“Volevo proprio questo la prima volta che l’ho vista… essere l’unico a lasciarle un segno permanente. Non mi ero reso conto che il segno lasciato da lei su di me sarebbe stato più profondo.”


Lei è un libro bellissimo, le sue pagine sono ben scritte; lui è un accumulo di pagine rilegate e strappate, consumate e sbiadite che nessuno desidera leggere. E la gente, si sa, si sofferma solo alla copertina, o al massimo alle prime pagine per stabilire se il libro è bello oppure no.


Ma perché non arrivare alla fine della lettura? Perché non permettere alle righe di entrare nel cuore?


Avery non si ferma alla copertina, il resto del mondo sì, ed è lì che purtroppo si vive. Reece sa perfettamente cosa significa.


La Darhower ha regalato un altro romanzo intenso, carico di emozioni, che mi ha trasportato nel mondo del protagonista, nel suo dolore, nel suo abisso, ma anche nel suo desiderio di riprendersi la vita a piccoli passi. Laddove il giudizio della gente uccide, è la forza dell’amore che consente di graffiare e riconquistare con unghie e denti ciò che gli è stato tolto. L’amore per gli altri, per una figlia, per una donna.


Credo che il personaggio di Reece mi resterà in mente per parecchio tempo, perché la sua forza interiore, sebbene in parte piena di crepe, è di esempio e monito.

Lasciatevi sorprendere e avvolgere dal protagonista, dall’energia della piccola Lexie, dalla determinazione di Avery, da questo romanzo che fa vivere il sentimento dell’amore con un’intensità particolare.


Buona lettura a tutti.


Le Gatte ringraziano Hope edizioni per la copia digitale e il materiale del libro ricevuto in omaggio.


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