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BLOGTOUR - Tappa + Giveaway di "Testa a Testa" di Lynda Ladd



Amici delle Gatte, vi presentiamo oggi la nostra tappa del Blog Tour dedicato al libro “Testa a Testa” di Lynda Ladd prima uscita della nuova collezione Redrum della Triskell Edizioni.

La Triskell per l’occasione mette a disposizione un eBook di “Testa a testa”, per un fortunato partecipante al Giveaway che andremo a spiegare di seguito alla tappa.





IL LIBRO DI CUI PARLIAMO:



SINOSSI:

Dopo essersi trasferita da Los Angeles al Lago degli Ozarks, in Missouri, la detective Claire Morgan si è finalmente adeguata ai ritmi lenti della vita rurale.


Questo fino a quando l’orribile omicidio di una celebrità in un resort ultra-esclusivo distrugge l’armonia di una tranquilla mattina d’estate.


Una delle clienti di più alto profilo del dottor Nicholas Black, una bella e giovane attrice di soap opera, viene trovata morta, attaccata con del nastro adesivoa una sedia davanti a un tavolo perfettamente preparato... sommerso nelle profondità del lago.


A Los Angeles, Claire indagava su gente ricca e famosa – e letale – ma non si sarebbe mai aspettata che certi eventi la seguissero anche in quella piccola città sonnolenta.


Così come non avrebbe mai immaginato di oltrepassare il limite con il suo principale sospettato.


Sempre più coinvolta nel caso, Claire si ritrova attratta dal carismatico dottore.


Per catturare il killer, però, dovrà avventurarsi nei recessi più oscuri della mente umana.


Ma Black è lì per aiutarla o per attirarla sempre di più nella morsa di un pazzo?







4° TAPPA BLOG TOUR:



"IL KILLER"


“L’imbalsamatore era un uomo grosso, ossuto e forte, in grado di sollevare da solo corpi di qualsiasi peso per sistemarli sui freddi tavoli d’acciaio nel laboratorio. Aveva i capelli neri tagliati cortissimi e una barba folta, che a volte dimenticava di tenere in ordine. Viveva in quella casa con la moglie e il figlio. Era un uomo severo, e pretendeva che le regole di condotta famigliare venissero seguite alla lettera. Se non era così, se la donna o il bambino disobbedivano a ciò che lui stabiliva, si avvicinava lentamente al punto in cui teneva appesa la vecchia coramella a un gancio dietro la porta in cima ai gradini della cantina.”


Io sono il "Killer", non so neanche quale è il mio vero nome, mio padre mi chiama sempre “Moccioso”, la mia colpa è quella di non essere mai stato amato e nello stesso tempo di aver amato troppo!


«Pensi che non sappia cosa fai, che sgattaioli fuori e infrangi le regole? Pensi che tua madre possa nasconderti sotto la sua gonna ora?» L’imbalsamatore lo afferrò per la vita e lo portò di sotto in cantina. «Hai infranto le regole di proposito, vero? Mi stai spiando nel laboratorio, è così? Bene, ora ti mostrerò cosa faccio tutto il giorno in cantina. È ora che ti guadagni da vivere, pigro e orribile moccioso.» Le parole erano state pronunciate con un terribile e perfido sussurro, e il bambino ne fu terrorizzato. La cantina era grande e scura, tranne che per gli aloni di luce al neon che illuminavano due lunghi tavoli in metallo. Corpi nudi giacevano su entrambi e uno aveva degli strani tubi neri che serpeggiavano fino agrosse bottiglie marroni. L’odore era terribile, come lo iodio che la madre gli metteva sulle cicatrici a mezzaluna dopo che veniva picchiato. Un altro odore arrivava dai corpi morti, strano e spiacevole, e l’aria era così fredda che il bambino tremava senza controllo. Il padre lo costrinse a sedersi al tavolo vicino al corpo arrivato con il carro funebre. «Ti farò vedere io cosa succede auscire da solo. Ti farò vedere io cosa succede a essere disobbediente. Sei come tua madre. Cattivo, malvagio.» Allungò una mano e la intinse nel sangue rappreso alla fine del tavolo inclinato. Lo spalmò sul viso del bambino. «Hai il sangue di un uomo morto addosso, tu moccioso ingrato. Non muoverti. Non piangerai, vero? Sai cosa succede se piangi. Dai, piangi come un bambinetto.»



Mio padre è un imbalsamatore, picchia mia madre e un giorno dopo averla uccisa mi ha incolpato della sua morte, facendomi prendere il suo posto, anche nel suo letto e facendo cose orribili non solo al mio corpo ma anche alla mia mente. Non sono mai uscito molto di casa perché lui mi teneva nascosto a tutti, ho sempre parlato solo con i corpi su cui lavorava mio padre, considerandoli miei amici e loro continuavano dirmi che mio padre era un uomo cattivo, malvagio che non meritava di vivere.





“Quella notte, lui raccontò ai suoi amici nella cella frigorifera della donna e della bambina e di Mr. Coda Nervosa, e tutti erano molto felici che avesse nuovi amici. Quando la cuoca aveva portato fuori i biscotti, lui ne aveva rubati cinque in più dal bel piatto giallo per portarli a casa da sua madre e dai suoi amici, ma era arrivato un nuovo cadavere con il carro funebre quel giorno, un nonno magro con la pelle marrone rugosa che gli stava attaccata alle ossa, facendolo sembrare uno scheletro. Sembrava aver bisogno di un biscotto più di quanto ne avesse bisogno Moccioso: lui lo divise ametà così che il povero uomo non restasse senza. Il vecchio gliene fu grato e gli disse di avere cinque nipoti, tutti ragazzi, e che a loro piaceva pescare nello stagno dietro il fienile e nuotare nel ruscello dove c’erano i girini e le libellule planavano sulla superficie dell’acqua. A Moccioso piaceva il vecchio e sperava che i nipoti venissero a fargli visita.”



Io l’ho capito quando ha fatto allontanare l’unica amica che io abbia mai avuto e con cui io abbia mai giocato. Lui non ha voluto sentire ragioni, chissà cosa gli ha raccontato così mi hanno abbandonato e dentro di me ho sentito nascere il fuoco, è stato talmente forte da farmi desiderare di fare del male, avevo solo 10 anni e la mia prima vittima è stata Mr Coda Nervosa, il nostro scoiattolo!



“Ciao,» disse lei. «Come ti chiami?» Moccioso fece strisciare i piedia terra per fermare l’oscillazione e fissò la ragazzina. Aveva lunghe trecce bionde ed era molto bella. Moccioso non aveva mai visto un altro bambino, tranne il ragazzino di cinque anni annegato nella piscina pubblica che suo padre aveva imbalsamato. «Mio padre mi chiama Moccioso.» È un nome buffo.» «Sei reale?» le chiese allungando una mano per toccarla. «Perché sussurri?» domandò lei, e poi disse: «Mi piace la tua altalena. Posso usarla?» Moccioso scese e lasciò oscillare il copertone tra loro, ma la ragazzina con le trecce era troppo piccola per salire, così la sollevò. «Ora spingimi,» chiese lei. «Tanto in alto. Mi piace andare in alto come gli uccelli. Ho uno scoiattolo che ho chiamato Mr. Coda Nervosa.”




Ma una notte tutto è cambiato all’improvviso, avevo 14 anni, lui fece al mio corpo una cosa orribile, e quando mi ripresi, una notte mentre lui dormiva con la mannaia lo feci a brandelli e poi trovata la cassaforte con i suoi soldi, scappai dando fuoco alla cada e bruciando tutta quelli che era stata la mia vita! Per qualche anno mi spostai di qua e di la, vivendo da nomade, con il fuoco che divampava sempre dentro di me, alla ricerca della gonna giusta da uccidere?





“Vai, vai, Moccioso Non aver paura. È quella giusta,» e lui scivolò di soppiatto alle spalle della donna. Quando lei si alzò per tornare di sopra, lui la colpì più forte che poté con la chiave inglese che l’imbalsamatore aveva messo nella station wagon insieme alla ruota di scorta. la donna non era morta. Si svegliò e iniziò a gemere e Moccioso dovette legarle le mani e le gambe e chiuderle la bocca con del nastro adesivo argentato finché non arrivarono a casa. A quel punto le fiamme dentro di lui divamparono selvagge, Moccioso la trascinò verso la minuscola cabina doccia della roulotte e la costrinse contro il pavimento. «La mannaia, usa la mannaia,» disse la madre dal suo posto sul letto. Lui obbedì e finalmente, finalmente, la donna giacque immobile.”



Una volta trovata non mi sono più fermato!

Ho ucciso tanto, ma l’ho fatto solo per lei e perché era lei a chiedermi di farlo!

Adesso loro vogliono fermarmi, mai io sono più forte di loro, e forse pensano anche di esserci riusciti, ma io gli farò vedere che non ce l’hanno fatta!



“Moccioso”





Se vi siete persi qualcosa o se ne volete sapere di più di seguito potrete trovare tutte le informazioni che cercate.


Tappe del blog tour: 1° tappa 02/09 Piume di carta

2° tappa 04/09 Leggere è magia

3° tappa 06/09 BookLover

4° tappa 08/09 Tre gatte tra i libri

5° tappa 10/09 Il mondo di Simis

6° tappa 12/09 Il gatto libraio





di seguito anche il link delle recensioni delle Gatte:



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Giveaway:



Vincete una copia di "Testa a Testa" offerto dalla Triskell edizioni!

Come? E' molto semplice!


Basta seguire le poche regole elencate di seguito:


Il Giveaway inizia oggi sabato 8 settembre 11.30 e finirà mercoledì 12 settembre alle 21 giorno dell'ultima tappa del Blog Tour.


- Like al post in pagina "Tre gatte tra i libri" della tappa dell Blog Tour

- Condivisione, in modalità pubblica, del post della tappa del Blog Tour dalla pagina "Tre gatte tra i libri"

- Scrivere partecipo e taggare 3 amici nel post in pagina


L'estrazione avverrà con sistema Random org, dopo aver eseguito tutti i controlli, ed esserci accertati che i passaggi siano stati eseguiti correttamente!


Buona fortuna a tutti!


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