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"Tutti i colori del domani” di Paolo Costa

Amici delle Gatte buongiorno.

La nostra luna oggi ci parla della sua ultima lettura, "Tutti i colori del domani” di Paolo Costa, pubblicato da Milena Edizioni a novembre scorso.

Andiamo a leggere cosa ne pensa.......

SINOSSI:


A pochi mesi dalla fine della sua storia più importante, Alberto è distrutto e incapace di rimettere insieme le tessere di un puzzle che sembra più grande di lui.


Con la sensazione di essere un buco nero, capace di risucchiare sé stesso e il ragazzo che era prima ancora di rovinare la vita alle persone più care attorno a sé, Alberto trascorre le giornate muovendosi in punta di piedi, costantemente in allerta e inattesa del prossimo attacco di panico che potrebbe consumarlo.


Basteranno una notte di divertimento e la presenza inattesa di un bizzarro sconosciuto a fare la differenza nella vita di Alberto, segnando il confine sempre più sottile tra quella che era la sua tristezza di prima e quello che sarà il coraggio di ricominciare e vivere davvero il domani guardandone tutti i colori.


RECENSIONE

a cura della nostra Luna:


È insolito iniziare una recensione, e mettere in evidenza come primo aspetto, quanto precisato dall’autore nei Ringraziamenti.


Da lì si scopre che, “Tutti i colori del domani” è tratto da una storia vera (cosa buona) leggere però che si tratta di una “rielaborazione” della vita dell’autore, beh, questo fatto mi mette seriamente in difficoltà.


In questo caso avrei preferito non saperlo, avrei preferito immaginare, come quasi spesso accade quando leggo un libro, quali siano gli aspetti che rientrano nel vissuto dello scrittore.


Sono dell’avviso che ogni scrittore, lascia tra le righe di ciò che scrive un parte di sé.


Reputo necessaria questa premessa in quanto la storia tratta temi molto delicati, non è mia intenzione sminuire, oppure risultare indelicata con le miei parole, mi soffermerò nel dare una mia impressione su quanto ho letto, nulla di più.


Il romanzo si presenta come genere narrativo, scritto molto bene, sono curati tutti gli aspetti caratteriali dei personaggi e dei luoghi descritti.


La lettura è scorrevole, mai noiosa: Alberto è un ragazzo che soffre per amore, si abbandona a questa tremenda delusione dopo che la sua relazione con Ignazio giunge al capolinea.

Si barrica in casa, escludendo gli amici più cari, l’università. Mesi di sofferenza e ansia per lui sino a quando, grazie all’aiuto della sua sorella gemella, una sera decide di riprovarci, di darsi una possibilità, e riprendere la sua vita in mano.


La centralità del romanzo parte proprio da qui, dall’incontro in discoteca con Ettore, un ragazzo più grande di lui che sin da subito dimostra una sorta d’empatia nei suoi confronti, tanto da invitarlo a trascorrere un’intera giornata in sua compagnia. Ho molto apprezzato l’ambientazione in Italia, in questo caso Palermo, le descrizione dei meravigliosi luoghi storici che l’appartengono.


Ettore mostra ad Alberto le bellezze immortali di questa città, riaccendendo in lui la curiosità, trascinandolo fuori, passo dopo passo, dal guscio di solitudine in cui si era rinchiuso.


«avrai un bel po’ da vedere» Mi colpisce leggermente con il gomito… «solo una cosa» si ferma per riflettere. Allunga una mano e mi copre il volto con tutte e cinque le dita, «questo volto che hai adesso» … «questa maschera, devi toglierla se vuoi sopravvivere a questa giornata»


Sin da subito si evince come Ettore sia il personaggio predominante, calamita l’attenzione su di sé, nonostante Alberto continui a incuriosire attraverso i suoi pensieri, e le sue emozioni coerenti con lo stato d’animo che lo appartiene. Nonostante questo però, è sempre Ettore a decidere, Ettore si rifiuta di parlare del domani, Ettore provoca costantemente reazioni in Alberto, spronandolo a rialzarsi, a guardare il mondo con occhi nuovi, esaltando la sensibilità del suo compagno di viaggio mostrandogli quanto questo aspetto possa essere un punto di forza e non per forza una debolezza.

E poi cosa accade?

Non posso scrivere altro, sono contro ogni genere di spoiler, però desidero lasciare due riflessioni all’autore.


“Da queste profonde ferite usciranno farfalle libere”


Da questa citazione in poi mi sono persa, mi sarei aspettata un atto di resilienza da parte dei personaggi.

Sono rimasta delusa quando nel corso delle battute finali, non sono riuscita a trovarlo. A mio avviso i capitolo conclusivi sono stati troppo frettolosi, è stato caricato di un peso troppo grande Ignazio (ex di Alberto), anche se menzionato in tutto il romanzo non è mai entrato direttamente in azione, quindi lo si conosce unicamente dal punto di vista di Alberto, un po’ pochino.

Ignazio alla fine ha fatto una scelta e per quanto se ne voglia dare colpa il messaggio e la lettera mi sono sembrati eccessivi. Avrei preferito invece, un maggior approfondimento su quanto accade a Ettore, non si può liquidare un fatto così amaro in poche righe, questo punto della storia richiedeva più coraggio da parte dell’autore, un maggior approfondimento seppur doloroso.


Ritengo che Tutti i colori del domani sia una buona lettura per chi ama il genere narrativo.






Valutazione di lettura: 😻😻😻💫

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